Articolo pubblicato il 7 Marzo 2025 Tempo di lettura: 2 minuti

Nel 2025 investire in un impianto fotovoltaico aziendale è una delle mosse più intelligenti per ogni impresa, grande o piccola. Tra bollette energetiche sempre più alte e una crescente attenzione alla sostenibilità, il fotovoltaico è diventato un asset strategico per le aziende italiane.

Non solo: grazie a una combinazione di incentivi fiscali, detrazioni e opportunità di autoconsumo con accumulo, installare un impianto solare oggi è più conveniente che mai. Ma quanto può risparmiare realmente un’azienda? Quali sono i tempi di ritorno? E come accedere alle agevolazioni?

In questa guida scoprirai tutti i vantaggi economici e fiscali di un impianto fotovoltaico per la tua azienda.

Perché un impianto fotovoltaico è un investimento strategico per le aziende

Ogni azienda ha una voce di spesa sempre più pesante: l’energia. Sia per chi gestisce capannoni produttivi con macchinari energivori, sia per chi ha uffici e showroom, l’energia elettrica incide pesantemente sui costi fissi.

Con un impianto fotovoltaico aziendale, è possibile:

  • Produrre energia direttamente in azienda, abbattendo i costi delle bollette.
  • Proteggersi dai futuri aumenti dei prezzi energetici.
  • Valorizzare gli immobili aziendali, che diventano più efficienti e più attrattivi sul mercato.
  • Migliorare l’immagine aziendale, comunicando il proprio impegno green e la responsabilità ambientale.

In pratica, il fotovoltaico diventa una scelta che unisce risparmio immediato e valore a lungo termine.

Fotovoltaico aziendale con accumulo: conviene davvero?

Per le aziende che lavorano su turni serali o notturni oppure che vogliono aumentare al massimo l’autoconsumo, l’aggiunta di un sistema di batterie di accumulo è una scelta strategica.

Con l’accumulo, l’energia solare prodotta di giorno può essere conservata e utilizzata quando serve, riducendo ulteriormente il prelievo dalla rete. In alcuni casi, le batterie possono anche fornire un sistema di backup in caso di black-out.

Le aziende energivore, con cicli produttivi costanti, possono arrivare a sfruttare oltre il 70-80% dell’energia prodotta, tagliando i costi fissi in modo significativo.

Quali sono i tempi di ritorno sull’investimento (payback period)?

Installare un impianto fotovoltaico non è solo una scelta sostenibile: è un vero e proprio investimento strategico per la tua azienda. Calcolare correttamente il ROI (Return on Investment) ti permette di valutare in modo concreto quanto conviene davvero il fotovoltaico e in quanto tempo il tuo impianto inizia a generare un reale guadagno.

Cos’è il ROI nel fotovoltaico aziendale?

Il ROI misura la redditività di un investimento. Nel caso di un impianto fotovoltaico, indica quanta parte dell’investimento viene recuperata nel tempo grazie ai risparmi in bolletta e agli eventuali incentivi fiscali.
La formula base del ROI

ROI (%) = (Risparmio annuo x Vita utile impianto – Costo totale) ÷ Costo totale x 100

In altre parole: il ROI calcola il guadagno netto ottenuto rispetto al costo iniziale, considerando la vita utile dell’impianto, che è mediamente di 25 anni.
Come calcolare il ROI del fotovoltaico aziendale in 5 step:

  • Calcola il costo totale dell’impianto
    Include: acquisto dei pannelli, inverter, strutture di supporto, installazione, pratiche burocratiche e spese di manutenzione previste.
  • Stima i risparmi annuali in bolletta. Questo dipende dalla produzione annua (in kWh), dalla percentuale di autoconsumo e dal prezzo medio dell’energia che non dovrai più acquistare dalla rete.
  • Applica gli incentivi fiscali
    Detrazioni, Piano Transizione e bandi regionali.
  • Calcola il periodo di recupero
    Payback period = Costo netto dopo incentivi ÷ Risparmio annuo
  • Calcola il ROI complessivo
    Con il periodo di recupero puoi determinare quanto tempo servirà per rientrare dalla spesa iniziale. Ma è guardando all’intera vita utile dell’impianto (25 anni) che il fotovoltaico rivela il suo vero valore: ROI = (Risparmio annuo x 25 anni – Costo totale) ÷ Costo totale x 100

Piano Transizione 5.0 e fotovoltaico aziendale: cosa copre e perché conviene

Il Piano Transizione 5.0 è una delle novità più interessanti del 2025 per le imprese italiane che vogliono investire in efficienza energetica e sostenibilità. Tra gli investimenti incentivati rientrano proprio gli impianti fotovoltaici aziendali, a patto che siano destinati all’autoproduzione e all’autoconsumo di energia rinnovabile.

Quali vantaggi offre il Piano Transizione 5.0?

  • Credito d’imposta fino al 45% per le aziende che installano impianti fotovoltaici o sistemi di accumulo, se questi contribuiscono alla riduzione dei consumi energetici.
  • Obbligo di riduzione dei consumi di almeno il 3% sull’intera struttura produttiva o del 5% sul singolo processo produttivo. Questo significa che il fotovoltaico diventa un elemento chiave in un progetto più ampio di efficientamento energetico.
  • Possibilità di cumulare questo credito d’imposta con altre agevolazioni, purché non si superi il costo complessivo dell’investimento.

Tra gli investimenti ammissibili che possono beneficiare del credito d’imposta rientrano:

  • Installazione di impianti fotovoltaici per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia rinnovabile.
  • Acquisto di pannelli fotovoltaici ad alta efficienza e sistemi di accumulo.
  • Beni strumentali (macchinari, impianti e attrezzature) che contribuiscono a ridurre i consumi energetici di almeno il 3% sull’intera struttura o del 5% sul singolo processo produttivo.
  • Software e piattaforme digitali per il monitoraggio energetico e l’ottimizzazione dei consumi.
  • Formazione del personale per l’acquisizione di competenze digitali avanzate, necessarie per gestire impianti e processi automatizzati e ottimizzati dal punto di vista energetico.

Perché è rilevante per la tua azienda?

Se stai pensando di installare un impianto fotovoltaico per ridurre le bollette e aumentare la tua indipendenza energetica, il Piano Transizione 5.0 ti consente di trasformare questa scelta sostenibile in un’opportunità fiscale concreta, recuperando una parte consistente del tuo investimento.

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FAQ

Posso richiedere contributi regionali oltre alle detrazioni?

Sì, molte regioni prevedono bandi specifici per le PMI e le aziende agricole.

È obbligatorio installare l’accumulo?

No, ma è fortemente consigliato per massimizzare l’autoconsumo e aumentare il risparmio.

Il Piano Transizione 5.0 si può cumulare con altri incentivi?

In molti casi sì, purché non si superi il valore totale dell’investimento.

Cosa cambia rispetto a un impianto residenziale?

Potenza, incentivi e gestione energetica sono molto più strutturati e su scala maggiore per un’azienda.

È possibile vendere l’energia prodotta in eccesso?

Sì, con lo Scambio sul Posto o il Ritiro Dedicato puoi vendere alla rete l’energia che non consumi. In alternativa, puoi valutare l’autoconsumo differito, utilizzando un sistema di accumulo.

Un impianto fotovoltaico aumenta il valore dell’azienda?

Sì, perché migliora la classe energetica dell’immobile, riduce i costi operativi fissi e rafforza l’immagine di un’azienda sostenibile, elemento sempre più rilevante per fornitori e clienti.

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